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venerdì 2 settembre 2011

sweat baby sweat - il ritorno

è ripresa da qualche giorno la routine autunnale, con i mezzi pubblici che tornano a circolare normalmente e non più a singhiozzo, le pubblicità di zaini bio, cartelle con pannelli solari incorporati, astucci in pelle umana e penne a raggi laser e - come non accorgersene - le orde barbariche di creature al di sotto di 1 m di altezza che popolano al mattino i suddetti mezzi di trasporto.
e col rientro a scuola ed in ufficio, si è ripopolata anche la palestra, in parte dovuta alla mega promozione "porta tre amici, ti regaliamo una borraccia", in parte legata al mix letale estivo cazzeggio/birra/cazzeggio/mojito/mojito/mojito/cornetto alle 4 del mattino.

nello specifico, sono tre le tipologie di gruppi che hanno attirato la mia attenzione:
1. gli aspiranti culturisti convinti che il loro sex appeal aumenti esponenzialmente in base al numero di dischi aggiunti al bilanciere (per cui ad ogni sollevamento seguono urla di dolore e nel lungo periodo ernie lombari)

2. le coppie - o i terzetti - di signori in età di mio papà (e forse più) che arrivano in outfit anni ottanta, salgono sulla cyclette con l'asciugamano al collo ed iniziano a pedalare ininterrottamente per ore, compiacendosi della rispettiva pancia e calvizie

3. gli adolescenti maschi appena entrati nella pubertà (trionfo dell'infelice combinazione baffi pelosi + ph della pelle pericolosamente acido + accenno di acne + erezioni imprevedibili) che, accecati dagli aspiranti culturisti di cui sopra, si imbarcano in imprese ben più grandi di loro - vedi infinite ripetizioni di addominali e flessioni nonostante le guance paonazze e le braccine tremanti

Ad accomunare i tre, oltre ai cromosomi XY, la solidarietà tra i membri del gruppo, che si incoraggiano a vicenda con grugniti e virili pacche sulle spalle.

Contrariamente a quanto sperato dagli esponenti del sesso forte, signore e signorine si tengono a debita distanza dalle scenette stile danza dei guerrieri Maori nonché dall'eccesso di sudore e testosterone, e preferiscono restare anch'esse in gruppo, sul tapis roulant (ora chiamato runner, per gioia degli anglofili) o sui materassini da yoga, a fare chiacchiera o a inviare sms dai loro cellulari rosa con pendagli a forma di gattini col fiocco rosso in testa.

e dinanzi a tutto questo teatrino, mi chiedo come siano riusciti i proprietari di questi gym fit wellness center club oh yeah a convincerci che pagare, anche poco, per camminare al chiuso su un nastro trasportatore ci renderà tutti meno disadattati e decisamente più cool.


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