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martedì 17 maggio 2011

donna de panza

Attorno a me, solo donne incinte. E' incredibile (e un po' molesto in verita'), ma da qualche mese a questa parte mi ritrovo puntualmente circondata da gravide: a Bruxelles come in Italia, in metropolitana, al bar, nell'ascensore, al supermercato poi e' un defile' di pance over-size e mal di schiena. Sara' che sto attraversando una fase non esattamente pro baby - superata quella del lavoro minorile per spiagge e villaggi turistici - ma ho iniziato a farci veramente caso, e mi rendo conto che l'ennesima rigida stagione invernale ha mietuto vittime anche quest'anno. In primis, sul lavoro, dove fioccano congedi di maternita' - con gran gioia, per dovere di cronaca, di noi precarie in stato ben poco interessante.

A chi dice che tutto questo sia in realta' dovuto al diabolico piano del destino, che invia i suoi messaggi subliminali tentando di far scattare contemporaneamente gli orologi biologici di tutta la popolazione femminile belga e italiana, rispondo dicendo che piuttosto si rischia l'effetto opposto. E' un po' come dire di portare a termine delle missioni di pace sganciando le bombe intelligenti. Quindi destino, smettila.
E ben vengano tutte le foto, le faccine, i link sui passeggini, i sondaggi sulla scelta del nome, le ecografie, le nausee, le emozioni e gli aggiornamenti condivisi in tempo reale tramite ogni mezzo di comunicazione esistente. Ma vi prego, lasciate anche a me il diritto di cliccare su "rimuovi dalla bacheca" senza essere necessariamente tacciata di insensibilita'. Merci.



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