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mercoledì 4 novembre 2009

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di colpo il vuoto

di colpo la mancanza di qualcosa di qualcuno che ti fa affondare e scivolare via dal corpo

di colpo l'assenza la rabbia la cura l'eccitazione di colpo un lungo sonno da cui ti svegli per ripiombare nel buio

all'improvviso un tasto un battito e un altro e un altro ancora poi un boato e il frastuono di mille armi di vetri rotti di mani che s'agitano e tremano in aria mani che stringono altre mani che sollevano bicchieri che danzano a ritmo di bop e senti che tutto attorno è d'improvviso più leggero più lieve

e il mondo fuori va veloce e la pioggia cade e rende questa città ancor più grigia e malinconica
ma la tristezza non fa rumore

e ancora corrono svelte le dita su quelle corde e il sangue scorre caldo e lento mentre questo ritmo invade la sala e riempie le menti e non c'è bisogno di cantare o di far finta di essere sobri per goderne

le note ti accarezzano
l'assolo ti culla
la melodia ti avvolge





poi
di colpo
l'ultimo accordo.