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venerdì 23 settembre 2011

neutrino piè veloce ed altre storie

settimana pregna pregna di eventi quella che sta per volgere al termine. lauree di amici vicini e lontani, l'accordo storico tra i partiti belgi su un primo dossier per la formazione di un governo (ne restano ora solo 587, dossier più dossier meno), proteste e spazzatura infuocata per strada, manifestazioni varie ed eventuali che si svolgono puntualmente durante la pausa pranzo (nell'ordine, gruppi pro-Palestina, gruppi pro-Israele, amici del Kurdistan ed esponenti di un non ben identificato stato africano dalla bandiera colorata hanno manifestato tra la piazza del Parlamento e Schuman), centralina elettrica in fumo e conseguente interruzione di corrente in tutto il quartiere (che ha autorizzato quasi tutti gli Euro-impiegati ad andare a casa verso le 14.00, tutti tranne quelli che lavorano nel mio edificio), ennesimo tonfo delle borse, ennesimo tonfo della credibilità di chi ahimè ancora ci governa, ennesimo trionfo della retorica in scena alle Nazioni Unite, ennesimo allenatore all'Inter ed ennesimo cambiamento dell'homepage di Facebook e per finire, proprio oggi, la scoperta dell'infame neutrino più veloce della luce.

In tutti i casi summenzionati, il motto sembra essere "tutto da rifare".

E se non dovesse bastare, siamo costretti a dire ufficialmente addio all'estate e alle infradito, al kuduro e alle vesciche ai piedi e aprire le porte all'autunno, ai vestiti a strati e alle lozioni autoabbronzanti per i nostalgici. Pensando poi a cosa è accaduto in passato nella stagione che oggi si inaugura, non è ancora chiaro se sia legittimo aspettarsi la soluzione ai mali dell'umanità (Bossi e Brunetta compresi) o l'apocalisse (che potrebbe iniziare con Bossi che torna a muovere l'altra metà del viso e Brunetta che diventa gigante).

Nel dubbio, meglio affidarsi alla tradizionale scaramanzia, e toccar ferro o legno a seconda della lingua che si parla. Nell'evenienza, farsi scudo con i frammenti del satellite che nel frattempo minaccia di catapultarsi sul nord Italia. Unica nota positiva, magari colpisce Bossi.





venerdì 2 settembre 2011

sweat baby sweat - il ritorno

è ripresa da qualche giorno la routine autunnale, con i mezzi pubblici che tornano a circolare normalmente e non più a singhiozzo, le pubblicità di zaini bio, cartelle con pannelli solari incorporati, astucci in pelle umana e penne a raggi laser e - come non accorgersene - le orde barbariche di creature al di sotto di 1 m di altezza che popolano al mattino i suddetti mezzi di trasporto.
e col rientro a scuola ed in ufficio, si è ripopolata anche la palestra, in parte dovuta alla mega promozione "porta tre amici, ti regaliamo una borraccia", in parte legata al mix letale estivo cazzeggio/birra/cazzeggio/mojito/mojito/mojito/cornetto alle 4 del mattino.

nello specifico, sono tre le tipologie di gruppi che hanno attirato la mia attenzione:
1. gli aspiranti culturisti convinti che il loro sex appeal aumenti esponenzialmente in base al numero di dischi aggiunti al bilanciere (per cui ad ogni sollevamento seguono urla di dolore e nel lungo periodo ernie lombari)

2. le coppie - o i terzetti - di signori in età di mio papà (e forse più) che arrivano in outfit anni ottanta, salgono sulla cyclette con l'asciugamano al collo ed iniziano a pedalare ininterrottamente per ore, compiacendosi della rispettiva pancia e calvizie

3. gli adolescenti maschi appena entrati nella pubertà (trionfo dell'infelice combinazione baffi pelosi + ph della pelle pericolosamente acido + accenno di acne + erezioni imprevedibili) che, accecati dagli aspiranti culturisti di cui sopra, si imbarcano in imprese ben più grandi di loro - vedi infinite ripetizioni di addominali e flessioni nonostante le guance paonazze e le braccine tremanti

Ad accomunare i tre, oltre ai cromosomi XY, la solidarietà tra i membri del gruppo, che si incoraggiano a vicenda con grugniti e virili pacche sulle spalle.

Contrariamente a quanto sperato dagli esponenti del sesso forte, signore e signorine si tengono a debita distanza dalle scenette stile danza dei guerrieri Maori nonché dall'eccesso di sudore e testosterone, e preferiscono restare anch'esse in gruppo, sul tapis roulant (ora chiamato runner, per gioia degli anglofili) o sui materassini da yoga, a fare chiacchiera o a inviare sms dai loro cellulari rosa con pendagli a forma di gattini col fiocco rosso in testa.

e dinanzi a tutto questo teatrino, mi chiedo come siano riusciti i proprietari di questi gym fit wellness center club oh yeah a convincerci che pagare, anche poco, per camminare al chiuso su un nastro trasportatore ci renderà tutti meno disadattati e decisamente più cool.