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mercoledì 7 dicembre 2011

vacanze (e rimostranze) di natale 2011

Con un po' di anticipo rispetto alla bella tradizione italica che vuole (se non erro) che gli addobbi natalizi si preparino rigorosamente dal giorno dell'Immacolata, è arrivato nel reame Saint Nicolas – alter ego più alto e slanciato di Babbo Natale, meglio noto dalle Marche in giù (molto giù) con il nome più popolare di Sande Niccóle, San Niccòl di Beri et similia. Da qualche giorno il Santo dall'inquietante cappello si aggira per la città vecchia e vaga per i centri commerciali distribuendo biscotti alla cannella che lo ritraggono in varie pose e fattezze (Santo Nicola a pesca, Santo Nicola impiegato del catasto, Santo Nicola speculatore finanziario, etc.).
Prevedibile conseguenza: moltitudini triplicate per le vie del centro e drappelli di bambini facinorosi nei pressi degli ipermercati in fila per ricevere caramelle e speculoos – più o meno le stesse scene vissute qualche settimana fa a Milano davanti alle Coin per la vendita del Napapijri democratico, con la sola differenza che l'evento non e' oggetto di un servizio di 5 minuti su Studio Aperto.

Oltre al Santo, anche i quotidiani (gratuiti e a pagamento) fanno del loro meglio per ricordarci che tra il virus dell'HIV in aumento, l'ennesimo trionfo dei luoghi comuni in occasione dell'ennesima conferenza sul clima, Plasmon e Barilla che combattono a suon di macine e stelline e un paese dell'Eurozona a rischio di default ogni settimana… possiamo serenamente concederci una pausa e iniziare a stilare la nostra wishlist. Great :)
Secondo un articolo di un quotidiano online locale, pare che in vetta ai nostri desideri ci siano quest'anno il Kindle e le varie tavolette, che ancora dividono gli entusiasti (quale la mia dolce metà) dai detrattori (io). Seguono i vari iPod, iPhone, iMac, iScarf, iSoap, ma colpisce il fatto che faccia in classifica capolino il denaro contante (da preferirsi ai buoni acquisto, come giustifica l'acuto giornalista). In Regno Unito pare invece che sotto l'albero ci si aspetti di ricevere uno stock di pillole del giorno dopo, sempre utili da tenere a casa assieme al Lasonil e all'aspirina, vedi mai che nel clima gaudente delle festività natalizie ci si ritrovi con gli obiettori di coscienza in consultorio e la farmacia chiusa.

In attesa della vigilia e dei tanto attesi doni, i primi pacchi sono già arrivati: Santo Nicola ha portato ai belgi un nuovo governo (cinquecentoquaranta giorni dopo aver ricevuto la letterina) guidato da un premier di origini abruzzesi, omosessuale ed asessuato linguistico (definizione ufficiale), e nello stivale una manovra che sembra farà bene al paese come il pane pizza ai celiaci. L'Europa ha trovato invece sotto al pino una bella proposta di riforma dei trattati, e pur dovendosi barcamenare tra vertici e scioperi del personale, ha fatto sapere di apprezzare beaucoup il fatto che il nuovo primo ministro italiano sembri asessuato aussi come il suo collega belga – specie se paragonato al predecessore.
Dovremmo dunque poter sperare in una nuova fase, fatta di riunioni di gabinetto ed incontri bilaterali degni di questo nome e che non si prestino più a fraintendimenti – vedi il capitolo cene eleganti e acquisti di immobili all'insaputa. 

Che si sappia però: pessimismo e contatto con la realtà saranno ammissibili ancora per poco. O almeno non oltre il ventitre dicembre, quando auspicabilmente saremo già tutti a casa (dopo aver smadonnato un giorno intero in autostrada/treno/aeroporto causa traffico/ritardi/neve), pronti a sacrificare la dieta in nome del Tartufone e a regalare a parenti ed amici gli intramontabili cofanetti bagno doccia+crema corpo+candela profumata. Soprattutto, a spegnere la televisione ed evitare il telegiornale per un po'.