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domenica 26 agosto 2012

qualcuno volo' sul nido sbagliato

e' tornato. o forse non se n'e' mai andato, solo che non ne ero al corrente - occhio non vede, cuore non duole, sante ferie...
puntuale come la pioggia di fine estate, le superofferte di cartame vario per la scuola, le promozioni di tutte le palestre del circondario compresi la scuola di karate e il centro anziani, nonche' i mezzi pubblici che tornano ad intasarsi ed intasare l'urbe, e' tornato anche lui.


il piccione sul balcone.

ora, la situazione non e' piu' ai livelli allarmanti degli anni precedenti, dove a turbare la quiete del focolare domestico era una coppia, lei sulla finestra della camera da letto-lui sul balcone in cucina. a forza di super liquidator, freccette, pistole giocattolo con pallini, magliette rosse comuniste messe a mo' di spaventapasseri e filo spinato lungo il davanzale, si era faticosamente arrivati ad una tregua.
ma con i mesi estivi - e con tutto il vicinato giovine in villeggiatura con i soli pensionati rimasti che addirittura provvedono alla pastura tirando pezzi di baguette verso i piani bassi - la no fly zone e' stata nuovamente violata.
il mio aficionado (perche' quest'anno pare sia da solo, il che per un momento mi e' quasi dispiaciuto), nei secoli fedele, si piazza beatamente sul balcone e credo abbia imparato ad incastrare le zampette tra uno spuntone e l'altro del filo metallico per non farsi male.
fin qui nulla di nuovo, se non un tributo all'evoluzione. la novita' - e soprattutto cio' che ha fatto scattare il bracconiere in me sopito - e' che il pennuto pare trascorra il tempo facendo delle promenades tra il basilico e i pomodorini piantati dal consorte. in realta', passi per i pomodorini che - puta intolerancia - non rientrano (o non dovrebbero rientrare) nelle mie abitudini alimentari... ma il basilico NO!
di conseguenza, l'altroieri l'ho intimidito scaraventandogli addosso il ciuffo zuppo d'acqua del mocio Vileda. preso alla sprovvista, con un gru-gru infastidito si e' buttato alla Fosbury giu' dal davanzale. ignoro quel che possa essere accaduto, fatto sta che il weekend e' stato pigeon-free. 

ho aperto con questa eccitante ed interessantissima prosa :-) mentre riflettevo sul fatto che sono trascorsi gia' due anni dal mio arrivo a Bruxelles. ogni tanto, e ammetto che spesso mi capita trascorsa l'euforia del giorno del mio compleanno, mi fermo a tirar le somme - letteralmente - dell'ultimo periodo. per esempio, in due anni e da quando sono in questa casa ho rotto quattro calici da vino Ikea (vabbe', Ikea dai, si sa...), fatto andare in corto circuito il forno (dalla geniale combinazione con lavastoviglie e lavatrice accese), iperannaffiato un cactus (che si e' accasciato il giorno dopo) e scheggiato il lavandino (non so neanche come ma so che l'ho fatto io perche' prima non c'era :P). sul lato meno drammatico, ho comprato un letto, fatto installare una porta (per cause di forza maggiore, sigh, in compenso ora abbiamo un portone pesantissimo che a malapena riesco ad aprire) e pagato per la prima volta un mutuo.
poi ci sono tante altre cose che non trovano posto nei numeri, e sembra non siano accadute solo perche' non possono essere contate. ci sono cose piu' o meno banali, spirituali o private che forse la memoria razionalmente tende a chiudere in un cassetto, proprio perche' non le si puo' enumerare.
eppure mi basta scorrere l'agenda all'inverso per farmi spuntare un sorrisetto soddisfatto in viso, quello di chi pensa "wow, davvero e' successo tutto questo l'anno scorso e io sono riuscita a superarlo?!".

un po' come il sorriso del post-colpo di mocio.
e se poi adotto un gabbiano triestino e lo piazzo sul balcone, sai che sorrisoni.



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